Materialmente

Materialmente siamo io, che sono Maddalena, e Alessandro.
Ci siamo conosciuti ai tempi della scuola e poi ci siamo ritrovati artigiani a Venezia, ognuno con le proprie abilità: Alessandro praticando nel mondo della decorazione e delle luci, io nel mondo della scultura nell’oreficeria.
Ci siamo ritrovati simili, forse identici per certi versi, ma sempre maschio e femmina, mare e terra. Non a caso Alessandro predilige raccontare il mare nei suoi lavori e io amo far crescere le piante nei miei.
Siamo accomunati da una necessità del fare, che va oltre la nostra comprensione: “Un’opera è buona se nasce da necessità”, scriveva Robert Musil.

E nessun luogo poteva essere più fecondo della città di Venezia, che nell’arco dei suoi 1600 anni di storia ha dato vita a così tante arti e mestieri, così tante eccellenze, Venezia che è una bolla di storia sospesa nel tempo, che è bellezza in tutto, anche e soprattutto nelle sue crepe. Un po’ come lo è ogni individuo.

Quello che noi realizziamo, che vogliate chiamarlo arte o artigianato, è un gioco di forme e di materiali, di sperimentazioni infinite, di ricerca di spazi, di tecniche, ma in fondo possiamo chiamarlo anche e solo un gioco di equilibri.
Sono sculture in cui potete vederci degli alberi, delle balene, dei fiori…ma quello che vedete, alla fine, lo decidete solo voi. Ognuno ha una sua lettura personale, ognuno di voi vede nell’oggetto che sceglie quello che lo rappresenta.

La nostra officina, il nostro laboratorio alchemico, il luogo dove sorprendentemente nascono queste forme si trova alla Giudecca. Isola che nella storia è stata luogo di orti e di fabbriche, ora è meta di un turismo che vuole prendersi i suoi tempi, di musicisti, di artisti, di personaggi che ci hanno trovato un habitat confortevole. E’ parte di una Venezia riservata, intima, una culla perfetta per quelle che voi chiamate le nostre cose poetiche.